Regole condivise
Signori Maestri, forse è il caso di dirlo: a volte ci complichiamo la vita!
Un alunno entra in classe e...
- la maestra A ritira gli oggetti che cadono durante la lezione;
- la maestra B fa scrivere una pagina a chi chiacchiera;
- la maestra C dà i bollini a chi lavora bene;
- la maestra D tanto non ci dà la nota...
- la maestra E fa così;
- la maestra F fa cosà;
Un alunno entra in mensa e...
-la maestra A separa i maschi dalle femmine;
- la maestra B lascia scegliere a noi;
- la maestra C ci lascia andare in bagno dopo il primo;
- la maestra D sparecchia;
- la maestra F ci fa sparecchiare;
- la maestra G fa così;
- la maestra H fa cosà;
Un alunno arriva a scuola e...
- la maestra A aspetta che siano tutti in fila e poi si va in classe;
- la maestra B ci aspetta in classe;
- la maestra C ne aspetta un po' e poi la raggiungiamo...
...e potremmo andare avanti all'infinito!
Ma cosa pretendiamo? Il rispetto delle regole? Se ci sono regole diverse a seconda di chi entra in classe non è così immediato, non è neppure immediato capire qual è il limite.
Semplifichiamo le cose, mettiamoci a tavolino e concordiamo.
Ciò non vuol dire rinunciare alla propria individualità, perché quella possiamo liberamente esprimerla con il nostro metodo, con le attività didattiche e con la nostra presenza.
Magari dovremo scendere a compromessi, ma poi sarà più facile per tutti: per i bambini che troveranno una stabilità rassicurante, per noi che ci appoggeremo a vicenda costruendo un contesto organizzato di regole condivise.